Pochi anni dopo ci lasciò anche Giovanna, che sopravvisse per qualche anno al figlio, ma il suo spirito sembra ancora aleggiare tra i muri di casa.
Ancora oggi qualche vecchio cliente che viene a trovarci in distilleria, ripete un aneddoto che conosciamo a memoria: “I mi impensi quant chi vignevi a portà la trapa, la Giovannina a ni dava sempri un bicerin da sercia, ai pi granc la sgnapa e ai piciui la menta, ma nissun al zeva a ciasa sensa”.


Dopo la morte di Domenico fu ancora una volta una donna a doversi sobbarcare l’onere di gestire l’azienda famigliare.
Questa volta toccò ad Anna Ornella che senza avere il cipiglio dell’imprenditore si pose a riferimento della famiglia da mediatore per tutte le decisioni che contavano e questo fu un ruolo che mantenne fino alla sua morte, avvenuta pochi anni fa.
Che donne! E bello ricordarle come una presenza rassicurante sempre presente nel momento del bisogno, come un posto dove poter tornare, come un porto dove attraccare.