Osservato dalla prospettiva satellitare, il territorio friulano è chiaramente contraddistinto da due importanti conoidi, formati dal torrente Cellina e dal fiume Meduna. .
Partendo dalle montagne i due corsi d’acqua confluiscono proprio a Zoppola, dove ha sede la distilleria Pagura. La ghiaia portata a valle sin dai tempi delle glaciazioni, ha dato forma nei secoli ai magredi pordenonesi, terre sassose e magre, su cui ora regna incontrastata la coltivazione della vite. È qui che vengono prodotti ottimi vini con il marchio DOC “Grave Friulane” che vantano la mineralità come una delle peculiarità.
La particolare conformazione del terreno è fonte di un secondo preziosissimo regalo: l’acqua di falda.
La grappa prodotta nella nostra distilleria ha una gradazione media di 72 gradi e dev’essere diluita a 45-50 gradi prima dell’imbottigliamento. Per ottenere questo risultato, nelle distillerie di tipo industriale normalmente si usa acqua distillata. Non nella Distilleria Pagura che da sempre è seduta sopra un enorme serbatoio di purissima acqua di falda.
La pianura alluvionale friulana, formatasi con lo scioglimento dei ghiacciai montani, è composta nel versante nord da ghiaie attraverso le quali l’acqua filtra in profondità.
Nella sua discesa al mare quest’acqua, quando incontra l’argilla della bassa pianura, riemerge in superficie. Alcune fasce ghiaiose e sabbiose si sono però incuneate sotto l’argilla della bassa pianura formando ricchi serbatoi di acqua purissima e ricca di sali. Per sfruttarne la portata è sufficiente introdurre un tubo nel terreno fino a raggiungere la falda sassosa e, per effetto della pressione a monte, l’acqua arriva in superfice naturalmente, senza l’uso di pompe idrauliche.
Questi sono i pozzi artesiani della fascia detta delle risorgive, dove è collocata la nostra distilleria. Da uno di questo pozzi, continuamente monitorato, da sempre viene prelevata l’acqua necessaria alla diluizione della grappa.
Un’acqua buonissima che con la sua sapidità contribuisce a dare il tocco finale ad una grappa unica, che si genera e torna a fondersi con la terra che la produce.