Siamo così giunti alla quarta generazione.
La prima evidente diversità rispetto al passato e che non parliamo più di una singola persona ma di un gruppo, una famiglia appunto. Tre fratelli, figli di Domenico a gestire collegialmente l’azienda, ovviamente sotto l’occhio vigile e attento del patriarca in gonnelle Anna. A Gianna, Dora e Lindo si unirà ben presto Angelo Toppazzini che avrà, con il suo estro artistico, un ruolo molto importante nella creazione delle etichette e nella scelta delle bottiglie.


Il vecchio alambicco realizzato negli anni 60 dagli artigiani di Conegliano Zambenedetti e Nogarol è ancora lì a produrre la stessa grappa.
Ognuno dei fratelli con le proprie capacità, il proprio estro e la passione ha messo la sua impronta nella crescita di questa storica distilleria. Dimostrando che per fare bene le cose non ci vuole smania di successo ma semplicemente il gusto, anche estetico, di riuscire a creare qualcosa di bello, sincero e vero.